Per un certo periodo ne ero stato lontano. Più o meno come da una malattia lol Lo seguiva mia moglie, ma io ero riuscito a evitare. D'altronde i serial sono proprio come una malattia o una forma estrema di collezionismo: più ne vedi, più sei curioso o almeno più ne vorresti vedere. Solo che il giorno è fatto di 24 ore, nonostante quello che afferma la nuova campagna MySky secondo la quale tu vivi la tua vita, ti registri quello che ti pare e poi... Quand'è che dovresti vederlo? Invece di dormire? Oppure chiedi un sunto al tuo videoregistratore sotto mentite spoglie, quello che tempo addietro qualcuno immaginava sbracato sul divano a divorare pizze guardando film al posto tuo? Misteri gaudiosi della tv e della vita moderna... Comunque a questo ero sfuggito! Poi, a novembre scorso, sono andato a Lucca Games ed era uscito il boardgame. Impossibile non comprarlo, con consorte e altri amici appassionati. Così ci siamo trovati intorno a un tavolo, due fan e due completi ignoranti ed è stato subito chiaro che ci mancavano le basi. E' stata addirittura l'occasione di una ricerca bibliografica online, a caccia delle prime serie e dei prequel e poi delle quattro stagioni complete. Ed eccomi qui a scriverci sopra qualche idea.
E quando compare un'altra nave da guerra non passano neanche dieci minuti e già si sfiora lo scontro armato, con conseguenti congiure fortunatamente abortite per eliminare l'uno o l'altro comandante... Uno potrebbe anche dire che si tratta dell'errore degli scrittori, che non è verosimile, ma sarebbe troppo semplice, perché quando ci si sforza di esercitare l'immaginazione, di questi tempi, il risultato è sempre lo stesso: una replica in peggio dell'esistente. Sarà a causa dell'atrofia diffusa dell'immaginazione stessa o di un'oscura sensazione di intrappolamento in un quadro di riferimento sempre più brutale (altro che letto di Procuste, quello almeno se la prendeva solo con i pochi passanti :), fatto sta le caratteristiche centrali delle nostre proiezioni restano quelle: un rapporto di amore/odio con la tecnologia e la paura neanche troppo latente che essa possa costarci l'annientamento, una sfiducia essenziale nelle capacità di evoluzione sociale e umana della nostra razza, una messa a fuoco spietata di uno dei nostri tratti peggiori, la faziosità e l'incapacità di sacrificio e messa da parte di divergenze per uno scopo comune, per quanto importante questo possa essere. Non c'è che dire, a guardare Battlestar Galactica la sensazione netta è che l'umanità intera sia di sinistra